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Juve, che rimonta a metà: dal tracollo alla beffa del recupero, ma l’Atalanta scappa

juventus

La Juventus si salva nel finale contro un Bologna spietato in contropiede, rimontando in extremis da 0-2 a 2-2 grazie a due lampi di Koopmeiners e Mbangula. Un pareggio che non cancella le perplessità su una squadra incapace di trovare continuità e ridurre il distacco dall’Atalanta capolista, ora a +7. Il posticipo della 15ª giornata di Serie A regala così un mix di emozioni, nervosismi in panchina ed episodi chiave a ripetizione, lasciando in sospeso i giudizi su una Juventus ancora lontana dalla sua migliore versione.

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Una Juve senza certezze, il Bologna ne approfitta

La gara dell’Allianz Stadium si presentava come un’opportunità per la Juventus di lasciarsi alle spalle quattro pareggi consecutivi in campionato e risalire la china in classifica. Di fronte, un Bologna organizzato, combattivo, deciso a sfruttare le incertezze bianconere per puntare a un colpo grosso. Thiago Motta, al centro delle discussioni per i continui pareggi, decide di sorprendere con un tridente inedito: Conceicao, Vlahovic e Weah. L’idea è chiara: pressing alto, intensità e verticalità, in modo da mettere sotto pressione un’avversaria che fatica a trovare trame di gioco fluide.

L’approccio della Juventus è quello di chi vuole controllare il pallone, ma fin dal primo quarto d’ora si percepisce un problema: manca la personalità necessaria per gestire la manovra sotto il pressing emiliano. L’infortunio di Cambiaso alla caviglia, pochi istanti dopo il fischio iniziale, costringe a una sostituzione prematura (dentro Rouhi) e spezza ulteriormente gli equilibri. La squadra di Motta fatica a impostare, subisce l’intensità del Bologna e non riesce a innescare i propri attaccanti con regolarità.

Dall’altra parte, il Bologna mostra personalità e un’organizzazione tattica accurata. Sulle fasce e in mezzo al campo gli emiliani vincono la maggior parte dei duelli, impedendo alla Signora di alzare il baricentro. Non sorprende, dunque, che sia proprio il Bologna a passare in vantaggio: alla mezz’ora Ndoye trova il varco giusto, ringrazia Holm per l’imbucata e trafigge Perin. Una rete che certifica il momento di confusione juventina e l’efficacia del piano tattico degli uomini di Italiano.

Una reazione stentata prima dell’intervallo

La Juventus prova a reagire puntando sugli uno contro uno di Conceicao, che riesce a liberare Fagioli al tiro, anche se senza fortuna. Vlahovic si produce in una gran girata, ma Skorupski è attento. L’1-0 del Bologna, però, regge fino all’intervallo, lasciando i padroni di casa con l’ansia di chi sa di non poter più sbagliare.

Le tensioni aumentano nella ripresa, quando Thiago Motta protesta con veemenza nei confronti dell’arbitro Marchetti, rimediando un giallo che in pochi secondi diventa rosso. L’espulsione del tecnico bianconero potrebbe destabilizzare la squadra di casa, ma accade l’impensabile: appena un paio di minuti dopo, il Bologna trova il raddoppio con Pobega, bravo a sfruttare l’intuizione di Castro. Un 2-0 che mette la Juventus all’angolo, scatenando l’ira dei tifosi e alimentando i dubbi su un progetto tecnico che non decolla.

La rabbia del tifo e la scintilla della rimonta

Il coro di disapprovazione che si alza dagli spalti sembra tuttavia scuotere la Juventus. L’orgoglio ferito dei bianconeri, la necessità di non alzare bandiera bianca e l’ingresso di forze fresche cambiano l’inerzia della gara. Intorno all’ora di gioco arriva il segnale della riscossa: cross di Danilo e inserimento di Koopmeiners, che con un rigore in movimento accorcia le distanze. L’olandese, al primo gol in bianconero, riaccende la fiammella della speranza, dando alla squadra la spinta per credere ancora nel pareggio.

La Juventus adesso è affamata, supportata da uno stadio che, malgrado la delusione, si accende di nuovo. I cambi di Motta (non più in panchina a causa dell’espulsione) non frenano l’impeto dei padroni di casa. Anzi, l’ingresso di giovani come Yildiz, Thuram e soprattutto Mbangula, danno vivacità e coraggio all’assalto finale. È un forcing costante, disordinato ma carico di adrenalina, che trova la sua sublimazione proprio nel recupero.

Mbangula, la firma del giovane eroe

Al 92’, quando ormai le speranze sembravano ridotte al lumicino, è Mbangula a salire in cattedra: la sua conclusione, un destro potente e preciso, s’infila nel sette e fa esplodere l’Olimpico. Il 2-2 finale è una boccata d’ossigeno per la Juventus, un pareggio che impedisce la caduta, ma non cancella i problemi. Motta, intanto, registra l’11° pareggio stagionale, un record di “X” che non lascia contenti ma neanche completamente scontenti. Nel frattempo, la Juve perde terreno dall’Atalanta, capolista sempre più distante.

In ottica calciomercato, per chi segue con interesse i movimenti di gennaio, un risultato del genere potrebbe spingere la dirigenza bianconera a rinforzare il reparto offensivo: un attaccante incisivo potrebbe servire a dare il salto di qualità necessario. E per gli appassionati di scommesse online, la Juventus resta una mina vagante, difficile da inquadrare, con quote che potrebbero subire fluttuazioni interessanti a seconda degli sviluppi delle prossime gare.

Anche il Bologna, sebbene abbia lasciato due punti allo scadere, può trarre qualche spunto positivo. La squadra ha mostrato per lunghi tratti di saper dominare una big come la Juventus, e con un recupero di partita ancora da disputare, può ambire a stazionare nella parte medio-alta della classifica. Tuttavia, la mancata vittoria dopo essere stati avanti di due gol lascia un retrogusto amaro, invitando la società e l’allenatore a riflettere sulle lacune di personalità nei minuti decisivi.

Le prospettive dopo questo 2-2

Per la Juventus, l’obiettivo principale rimane la continuità. La serie di pareggi, pur impedendo cadute rovinose, non permette di accorciare le distanze dalle prime. Con un’Atalanta lanciatissima e altre pretendenti in agguato, i bianconeri dovranno trovare presto il bandolo della matassa. Ranieri è chiamato a massimizzare le risorse a disposizione, a dare fiducia ai giovani e a ricostruire un sistema di gioco più solido. Nel frattempo, il mondo delle scommesse online guarda con curiosità all’evoluzione della situazione bianconera, poiché una squadra come la Juventus, se trova la giusta alchimia, può ancora ritagliarsi un ruolo da protagonista.

Per il Bologna, questo pareggio è un’occasione sprecata, ma non una sentenza. Gli emiliani hanno dimostrato di potersela giocare con chiunque e, con qualche aggiustamento, potrebbero migliorare ancora. L’importante sarà imparare a gestire meglio i finali di partita, evitando di buttare via punti che potrebbero risultare preziosi in ottica piazzamenti.

In conclusione, la sfida dell’Allianz Stadium lascia in eredità un risultato che non accontenta del tutto nessuno: la Juventus non trova la vittoria, il Bologna sfiora l’impresa ma si fa raggiungere sul filo di lana. Resta il fascino di un match ricco di episodi, gol inattesi e sorprese. Il campionato continua a offrire momenti di pathos e situazioni imprevedibili, alimentando il dibattito e l’interesse di tifosi e addetti ai lavori. E mentre calciomercato e scommesse online guardano con interesse a questa altalena di emozioni, i due allenatori dovranno lavorare sodo per trasformare un pari al cardiopalma in un trampolino di lancio per i prossimi impegni.

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