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Bologna, frenata pesante a Udine: niente sorpasso, ora la Champions passa dalla sfida con la Juve

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Lo 0-0 della Dacia Arena sa tanto di occasione persa per il Bologna. La squadra di Vincenzo Italiano, apparsa visibilmente scarica e priva della consueta ferocia agonistica, non è riuscita ad andare oltre il pari contro un’Udinese coriacea e ben messa in campo. Un pareggio che pesa doppio, perché rallenta la corsa Champions degli emiliani e regala alla Juventus – ora a +1 – il vantaggio prima dello scontro diretto in programma domenica sera al Dall’Ara.

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È stata una partita spigolosa, bloccata, senza grandi lampi, se non quelli offerti dai legni colpiti da Davis e Orsolini, che hanno provato ad accendere una sfida segnata più dall’equilibrio che dal talento. Per chi aveva affidato le proprie previsioni alle quote online, l’incontro ha rappresentato l’ennesima conferma di quanto la Serie A riesca a sorprendere, sovvertendo attese e pronostici.

Udinese più fresca, Bologna senza energia

La squadra di Kosta Runjaic, pur falcidiata dalle assenze – fuori Thauvin, Lucca e Bijol – ha saputo reagire alle cinque sconfitte consecutive con una prestazione di sacrificio e concentrazione. Il tecnico tedesco ha optato per un 3-5-1-1 equilibrato, con Davis riferimento offensivo sostenuto a turno da Atta ed Ekkelenkamp, fino all’infortunio che lo ha costretto a lasciare il campo nel primo tempo.

Il Bologna, orfano di Ndoye e con Italiano squalificato (in tribuna dopo la prima espulsione in carriera), si è presentato con l’undici tipo: Skorupski tra i pali, Calabria a destra, Freuler e Aebischer in mediana, e il tridente composto da Odgaard, Orsolini e Dominguez alle spalle di Dallinga.

Ma il motore rossoblù non ha mai acceso davvero. La solita intensità, marchio di fabbrica dell’era Italiano, è rimasta solo un ricordo. Le gambe sembravano pesanti, le idee annebbiate. Un problema che chi segue con attenzione le news calcio aveva già percepito nelle ultime uscite, e che adesso rischia di compromettere una stagione da sogno.

Legni e rimpianti: il pari sta stretto a entrambi

Il primo squillo lo regala Davis al 10’: complice un errore di Lucumí, l’attaccante friulano esplode un missile da 25 metri che si stampa sulla traversa. Un avvertimento che scuote i padroni di casa, bravi a restare corti e aggressivi. Skorupski deve intervenire due volte su Payero, mentre al 30’ nega la gioia del gol ancora a Davis, anche se l’azione nasce da un fallo evidente su Beukema che induce l’arbitro a non convalidare nemmeno il calcio d’angolo.

Per il Bologna, nel primo tempo, l’unico sussulto è un gol annullato a Odgaard allo scadere, viziato da un fallo in avvio di Dallinga su Ehizibue. Un episodio che ha fatto infuriare il tecnico rossoblù, ma la decisione appare corretta.

Nella ripresa, con la squadra in difficoltà fisica, Italiano (sostituito in panchina dal vice Niccolini) prova a cambiare volto all’attacco. Fuori Odgaard e Dominguez, dentro Fabbian e Cambiaghi. Ed è proprio da una giocata del neoentrato che nasce la più grande occasione della partita per il Bologna: punizione dalla destra, la palla arriva a Orsolini che, con il sinistro, colpisce in pieno la traversa. Il pallone rimbalza in campo, ma nessuno riesce a ribadirlo in rete.

Nel finale, ancora Orsolini – più vivo rispetto all’opaca prima parte – ha la chance per il colpo da tre punti: cross teso di Miranda, spizzata di Castro e colpo di testa sbilenco che termina a lato. Rimpianto enorme, proprio allo scadere.

Classifica corta, ma la pressione sale

Il pareggio complica i piani europei del Bologna. Il quarto posto resta lì, a un punto, ma con la Juventus attesa al Dall’Ara domenica sera (ore 20.45) lo scenario si fa delicato. Una vittoria sarebbe valsa il sorpasso e un clamoroso ingresso nelle prime quattro. Ora lo scontro diretto diventa uno snodo cruciale: vincere significherebbe rilanciare le ambizioni Champions, perdere rischia di aprire un’ultima parte di stagione col fiato corto e il fiato sul collo di Atalanta e Roma.

Chi si occupa quotidianamente di scommesse online sa che queste sono le partite in cui gli equilibri si spostano per un dettaglio, una giocata, una scelta tattica. E non è un caso se chi si affida alle schedine online ha iniziato a considerare il Bologna una mina vagante nel finale di stagione. Ma per restare aggrappati al sogno, servirà ben altro rispetto a quanto visto a Udine.

Udinese, una boccata d’ossigeno

Dall’altra parte, l’Udinese porta a casa un punto che vale oro. Dopo cinque ko consecutivi, fermare una delle squadre più in forma del campionato dà morale e, soprattutto, ossigeno in chiave salvezza. La scelta di Runjaic di rinunciare al possesso e puntare su ripartenze rapide ha pagato, almeno in termini di solidità difensiva.

Skorupski è stato impegnato spesso, ma anche Okoye si è fatto trovare pronto. Una traversa per parte e un punto a testa che, in fondo, rispecchia l’andamento di una partita dove a prevalere è stata la paura di perdere più che la voglia di vincere.

Domenica da dentro o fuori

Ora tutti gli occhi saranno puntati su Bologna-Juventus. L’atmosfera si preannuncia caldissima al Dall’Ara, con la posta in palio altissima. Per Italiano sarà la prova della verità: riportare la squadra ai livelli visti fino a un mese fa non è più un’opzione, ma una necessità.

Serviranno freschezza, concentrazione e cinismo. La Champions è lì, a portata di mano, ma ogni errore può costare carissimo. Gli emiliani dovranno scrollarsi di dosso la stanchezza mentale e fisica mostrata a Udine e tornare a graffiare come sanno.

Per chi ama vivere il calcio anche con una visione strategica e si informa tramite news sport, questa è la fase più emozionante della stagione. Ogni giornata può ribaltare tutto, ogni risultato può riscrivere la storia. E il Bologna, nonostante il pari, ha ancora tutte le carte in regola per essere protagonista.

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