Febbraio 2022 – La Polonia, come appreso dalle ultime news non vorrebbero scendere in campo nel confronto con la Russia, valido per i playoff mondiali in Qatar e che sarebbe stato in programma per il 24 marzo. Il motivo è ovviamente riconducibile a tutto quello che sta accadendo attualmente in Ucraina. “Niente più parole, è tempo di agire! A causa dell’escalation delle ostilità della Russia nei confronti dell’Ucraina – scrive sui social Cezary Kulesza, presidente della Federazione calcistica della Polonia – continua affermando che la Nazionale polacca non ha nessuna intenzione di giocare la partita di spareggio Mondiale contro la Russia per il Qatar. Questa è l’unica decisione giusta. Stiamo discutendo con le Federazioni di Repubblica Ceca e Svezia per così presentare una posizione di contrasto comune alla Fifa”. Sull’argomento si sono espressi anche alcuni giocatori, a cominciare da Robert Lewandowski. “Totalmente impensabile affrontare la Russia in questo specifico momento – questo è il commento del capitano della Nazionale polacca – Questa è semplicemente la soluzione più giusta! Non posso pensare di giocare una gara contro la Russia in una situazione così assurda e incredibile mentre si sta attaccando con forze armate l’Ucraina senza sosta”.
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Lo sfogo di Szczesny, portiere della Polonia e della Juventus.
Ancora più diretto e duro il messaggio del portiere della Juventus, Wojciech Szczesny, che si vede direttamente interessato alla questione, poiché la moglie, Marina Luczenko, è ucraina. “Mia moglie è nata proprio li in Ucraina, nel corpo di mio figlio scorre quindi sangue ucraino, parte della nostra famiglia è ancora in Ucraina, molti dei miei collaboratori sono ucraini ed è tutta gente fantastica che non merita tutto questo. Vedere la sofferenza sui loro volti e la paura per il loro Paese mi fa capire che non posso stare fermo e fingere che non sia successo niente. Nel momento in cui Putin ha deciso di invadere l’Ucraina ha dichiarato guerra non solo all’Ucraina ma anche a tutti i valori che l’Europa rappresenta. Libertà, Indipendenza ma soprattutto Pace. Il 26 marzo come programma, saremmo dovuti scendere in campo contro la Russia nella partita di spareggio per la Coppa del Mondo 2022 in Qatar. E anche se il mio cuore e la mia anima si spezzano mentre scrivo, la mia coscienza e il mio cervello non mi permettono di indossare ma maglia da gioco e scendere in campo. Rappresentare il proprio Paese, come potere immaginare è il più grande onore per me e perso per ogni atleta nel mondo, ma è pur sempre una scelta e io l’ho fatta. Mi rifiuto di giocare contro dei calciatori o uomini in generale che scelgono di spalleggiare i valori e i principi di una nazione come la Russia! Mi rifiuto di essere in un campo da gioco, indossando con onore si i colori del mio Paese, ma ascoltando l’inno nazionale della Russia! Mi rifiuto inoltre di prendere parte in prima persona ad uno sport che legittima le azioni di un governo così folle come quello russo. So che la mia idea potrebbe essere presa solo come un atto simbolico, ma invito e spero la Fifa e Uefa a intervenire e ritenere tutta la federazione russa responsabile delle sue azioni, prendendo quindi dei provvedimenti”.
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