Da Lazio-Palermo del 23 aprile 2017 a oggi, Simone Inzaghi ha costruito il suo successo attorno a un’unica certezza tattica: il 3-5-2. È il modulo con cui ha vinto in Italia e in Europa, quello che gli ha permesso di esaltare le caratteristiche dei suoi uomini e quello su cui ha sempre basato il proprio calcio. Eppure, la partita contro il Napoli potrebbe segnare un’eccezione, almeno a gara in corso. Le difficoltà sugli esterni potrebbero spingerlo a valutare una variante inaspettata, un 4-4-2 per bilanciare la squadra e coprire le assenze.


Un modulo diventato filosofia
Per un allenatore, trovare un sistema di gioco che esalti al massimo il potenziale della rosa è una delle chiavi del successo. Inzaghi lo ha trovato sette anni fa, in un pomeriggio di aprile, quando contro il Palermo scelse di passare definitivamente alla difesa a tre. La Lazio quel giorno vinse 6-2, con una tripletta di Keita Balde, una doppietta di Immobile e un gol di Crecco. Lulic e Felipe Anderson erano gli esterni, De Vrij il leader difensivo, Biglia il cervello della squadra. Quel sistema divenne la sua identità, prima a Roma e poi a Milano.
Emergenza esterni: che fare?
Oggi, però, qualcosa potrebbe cambiare. L’Inter si trova in una situazione di emergenza sulle fasce: Darmian, Carlos Augusto e Zalewski sono infortunati, mentre Dimarco e Dumfries sono gli unici esterni disponibili. Se uno dei due dovesse accusare problemi fisici durante la partita contro il Napoli, Inzaghi sarebbe costretto a rivedere i suoi piani.
Le opzioni sul tavolo sono tre:
- Adattare Bastoni a tutta fascia, come già visto in alcune situazioni di emergenza.
- Promuovere un giovane della Primavera, come Cocchi, per mantenere il 3-5-2.
- Passare al 4-4-2 a partita in corso, una soluzione più prudente ma che potrebbe garantire maggiore stabilità difensiva.
Un’ipotesi realistica: il 4-4-2 a gara in corso
Se l’idea di cambiare modulo dal primo minuto appare remota, non si può escludere un passaggio al 4-4-2 intorno al 60’-65’, ovvero il momento in cui solitamente Inzaghi cambia gli esterni. Senza alternative in panchina, la scelta più logica sarebbe abbassare Bastoni a terzino sinistro, rinforzare la linea difensiva con un altro centrale e ridisegnare il centrocampo con una linea più compatta. Questo permetterebbe di evitare di sbilanciare troppo la squadra, soprattutto contro un Napoli che può colpire in contropiede con la rapidità di Kvaratskhelia e Osimhen.
Schedine vincenti e pronostici: come incide sul match?
Per gli appassionati di scommesse online, questa situazione rappresenta un elemento da considerare nei pronostici per Napoli-Inter. Se Inzaghi dovesse effettivamente adottare un modulo più difensivo nella ripresa, è probabile che il ritmo della partita cambi.
Le quote online per una vittoria nerazzurra potrebbero essere influenzate dalla difficoltà di gestire una partita con una coperta corta sugli esterni. Di contro, il Napoli potrebbe sfruttare questa situazione per creare più occasioni da gol nella seconda parte di gara. Per chi cerca schedine vincenti, il suggerimento è valutare opzioni come Under 2.5 o un risultato con pochi gol, visto che entrambe le squadre potrebbero giocare con maggiore prudenza.
L’importanza di un piano B
Indipendentemente da come andrà la partita contro il Napoli, questa situazione pone una riflessione importante: Inzaghi ha bisogno di una soluzione alternativa al 3-5-2? Se l’Inter dovesse trovarsi spesso in emergenza sugli esterni, potrebbe essere il momento di sperimentare una variante tattica per non essere troppo prevedibile.
Per il momento, il 3-5-2 resta la stella polare dell’allenatore nerazzurro, ma la partita di Napoli potrebbe essere la prima occasione in cui l’Inter di Inzaghi dovrà adattarsi. Sarà un test importante, non solo per la classifica, ma anche per capire se questo sistema di gioco, dopo 2868 giorni, può ancora essere considerato un dogma intoccabile.
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