La Juventus esce da Villa Park con un altro pareggio a reti inviolate, replicando lo stesso risultato visto contro il Milan a San Siro. Una partita complessa, giocata in condizioni di emergenza per i bianconeri e conclusa con un brivido finale. Al 93°, l’Aston Villa aveva trovato il gol del vantaggio con Rogers, ma il VAR ha ribaltato tutto, annullando la rete per fuorigioco.
Un punto prezioso, soprattutto considerando i tanti assenti e la formazione giovane schierata da Thiago Motta. Tuttavia, lo 0-0 mette nuovamente in evidenza i problemi offensivi della Juventus, che fatica a creare occasioni senza un vero centravanti. Con questo pareggio, la Juventus sale a quota 8 punti nel girone, agganciando il Manchester City, prossimo avversario in una sfida cruciale a Torino.
Primo Tempo: La Juventus Soffre, la Traversa Salva Di Gregorio
Thiago Motta si presenta a Birmingham con una rosa decimata da otto assenze pesanti, tra cui spiccano quelle di Vlahovic, Milik e Bremer. L’allenatore bianconero decide di affidarsi a una formazione estremamente giovane, la più giovane mai schierata da un’italiana in Champions League (24 anni e 142 giorni). Con Timothy Weah come unico riferimento avanzato e un trio di supporto composto da Conceiçao, Koopmeiners e il promettente Yildiz, la Juventus ha cercato di imporre il proprio gioco, ma si è trovata subito di fronte un Aston Villa molto aggressivo.
La squadra di Unai Emery, schierata con Bailey, McGinn e Rogers alle spalle di Watkins, ha iniziato con grande intensità. Già nei primi minuti Pau Torres, vecchia conoscenza dei bianconeri dai tempi del Villarreal, ha sfiorato il gol con un colpo di testa pericoloso, neutralizzato con prontezza dalla difesa juventina.
La Juventus, invece, ha faticato a trovare sbocchi offensivi. Weah, pur impegnandosi nel movimento senza palla, non è riuscito ad allungare la difesa avversaria. Koopmeiners, sulla trequarti, è apparso spesso scollegato dal resto della squadra, incapace di trovare spazi o suggerimenti per i compagni. Solo qualche spunto di Yildiz e Conceiçao ha dato l’illusione di poter creare pericoli concreti, ma senza esito.
Le occasioni migliori del primo tempo sono state tutte per l’Aston Villa. Di Gregorio è stato impegnato in diverse situazioni complicate, dimostrando grande reattività. Prima ha respinto una girata rapida in area di Watkins, poi è stato graziato dalla traversa su una splendida punizione di Digne allo scadere della prima frazione. Decisivo anche Federico Gatti, che si è immolato su una conclusione potente di Cash dal limite dell’area, evitando guai peggiori per la retroguardia bianconera.
Secondo Tempo: Conceiçao Sfumato, Finale da Brividi
La ripresa si è aperta con la Juventus intenzionata a gestire meglio il possesso palla, ma ancora una volta è mancata la velocità necessaria per sorprendere la difesa dell’Aston Villa. Il giro-palla bianconero è apparso spesso troppo lento e prevedibile, con pochi sbocchi offensivi.
Nonostante ciò, è stata proprio la Juventus a costruire l’occasione più clamorosa dell’intero incontro. Al 60°, Conceiçao ha colpito di testa da distanza ravvicinata su un cross preciso di Locatelli, ma la traiettoria del pallone, diretta verso l’angolino, è stata deviata in maniera prodigiosa da Emiliano Martinez, sempre decisivo nei momenti cruciali.
L’Aston Villa, invece, ha continuato a spingere, cercando il gol della vittoria. Emery ha provato a scuotere i suoi con cambi offensivi, e la pressione degli inglesi si è fatta sentire soprattutto negli ultimi minuti. La Juventus, però, ha retto bene, grazie a una difesa attenta e alla lucidità di Di Gregorio, sempre pronto a intervenire quando chiamato in causa.
L’Incubo Sventato dal VAR
Il momento più drammatico è arrivato al 93°. In pieno recupero, l’Aston Villa ha trovato la rete con Rogers, abile a infilare Di Gregorio dopo una mischia in area. Il Villa Park è esploso di gioia, ma il gol è stato subito messo sotto revisione dal VAR. Dopo una lunga attesa, il verdetto è stato chiaro: fuorigioco. L’arbitro ha annullato la rete, lasciando i tifosi inglesi increduli e quelli bianconeri sollevati.
Questo episodio ha sigillato un risultato che, se da un lato garantisce un punto utile alla classifica, dall’altro evidenzia i limiti di una Juventus che senza i suoi attaccanti titolari fatica terribilmente a segnare.
Analisi e Prospettive: Serve un Cambio di Marcia
Lo 0-0 di Birmingham conferma che la Juventus ha un problema offensivo che va oltre le assenze. Senza un vero centravanti, la squadra di Motta appare sterile, incapace di finalizzare le poche occasioni create. Weah, pur generoso, non è un terminale offensivo, mentre Koopmeiners e Yildiz non hanno trovato la continuità necessaria per incidere.
Dall’altra parte, la solidità difensiva rappresenta l’unico vero punto di forza. Gatti e Danilo hanno disputato una gara di grande intensità, e Di Gregorio si è dimostrato all’altezza del ruolo con interventi decisivi.
Il prossimo impegno contro il Manchester City sarà un test di altissimo livello. Con la qualificazione in bilico, la Juventus dovrà necessariamente trovare nuove soluzioni in attacco per sperare di competere contro una delle squadre più forti d’Europa.
Conclusione: Un Punto Prezioso, ma Serve di Più
La serata di Birmingham lascia la Juventus in una posizione delicata ma non compromessa. Un pareggio che tiene vive le speranze, ma che non nasconde i limiti di una squadra ancora troppo fragile in fase offensiva. Con il Manchester City all’orizzonte, i bianconeri sono chiamati a una prova di carattere e concretezza per continuare a sognare in Europa.
