I più grandi matematici di ogni tempo si sono affannati ad applicare le loro formule ai giochi d’azzardo, perché da sempre è stato possibile gettare in aria un oggetto a due facce e scommettere su quale delle due rimanesse dalla parte alta.
Col passare dei secoli la matematica si è perfezionata ed i giochi anche, così che gli studi dell’una sono stati sempre applicabili agli altri.
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Napoleone diceva: “Verrà un giorno che il calcolo vincerà il caso!”. Possiamo dire che questo giorno è venuto?
La risposta è molto difficile, ma è certo che se non lo ha vinto lo ha ammansito.
Vediamo fino a che punto la matematica può venirci in soccorso. E se adoperiamo in questa disamina, un linguaggio accessibile a tutti, i matematici vogliano perdonarci.
La prima cosa della quale possiamo servirci è, come abbiamo visto, il calcolo combinatorio che ci permette di determinate le permutazioni, le disposizioni e le combinazioni di un certo numero di oggetti (o di eventi) presi a tanti per volta.
Ora passiamo al calcolo delle probabilità.
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Probabilità è la capacità che un evento ha di verificarsi, secondo o contro la nostra attesa, e cioè di essere verosimile, accadibile, avverabile. Quindi il calcolo delle probabilità è lo studio per la valutazione delle probabilità di un evento.
In altre parole, la probabilità che un dato numero venga fuori, in una estrazione è di 1 su 90 e, siccome al lotto si eseguono 5 estrazioni, la probabilità diventa di 1 su 90 diviso 5, cioè 1 su 18.
Se vogliamo sapere le probabilità di sortita, di quel determinato numero in due settimane consecutive, dobbiamo dire che esse sono di su 18 diviso 2 e cioè di 1 su 9, in tre settimane di 1 su 6, in 4 di 1 su 4, 5 e così via.
Alla roulette le probabilità che venga rouge in un colpo solo è di 1 su 2, in due colpi è di 3 su 4, tre colpi di 7 su 8 e così via.
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Come vi vede chiaramente, le probabilità che un numero venga estratto, o che venga fuori il rouge, aumentano con l’aumentare delle estrazioni o dei colpi che vengono presi in considerazione.
Tutta questa è matematica, che si traduce in calcoli e formule che vi risparmiamo.
Fin dal XXVII secolo si sapevano queste cose, perché matematici insigni, quali il Pascal o lo Huygens, avevano cominciato ad eseguire i loro studi proprio nell’interno di risolvere i problemi del gioco d’azzardo; solo molto tempo dopo si pensò di servirsene in discipline più utili e importanti.
Ma la condizione che un fenomeno abbia più o meno probabilità di avversari non assicura che in effetti si avveri.
Così ad esempio, un numero del lotto rimanere assente anche per anni e un colore può farsi attendere per decine di colpi.
La legge dei grandi numeri, dovuta al matematico Bernoulli, dice: “In una serie di prove, l’eventualità che un evento si presenti almeno una volta (purché abbia in ciascuna di esse la probabilità di verificarsi) cresce col crescere del numero delle prove. Di conseguenza è certo che l’evento si verifichi solo se le prove saranno infinite”.
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