Il sogno europeo della Lazio svanisce in una notte che resterà impressa nella memoria dei tifosi biancocelesti più per il rimpianto che per l’impresa sfiorata. Al termine di una partita surreale, tiratissima e costellata di colpi di scena, i ragazzi di Marco Baroni salutano l’Europa League ai quarti di finale, superati ai rigori dal Bodo Glimt. Una beffa atroce, se si considera che la Lazio era riuscita a ribaltare il 2-0 dell’andata e a portare la sfida fino ai calci di rigore dopo un’altalena di emozioni che meritava ben altro epilogo.
Per il Bodo è storia: prima squadra norvegese a centrare una semifinale europea. Per la Lazio invece è un nuovo capitolo amaro di un copione che si ripete ormai da anni quando si tratta di appuntamenti decisivi in campo internazionale. E, per chi segue le news sport e le scommesse online, il colpo di scena è di quelli che fanno saltare più di una schedina online.
Partenza in salita e orgoglio biancoceleste
La serata inizia con i biancocelesti chiamati a un’impresa: rimontare il doppio svantaggio dell’andata. Baroni si affida al suo undici migliore, con Castellanos titolare e supportato dal terzetto offensivo Isaksen, Pedro e Zaccagni. Ma è il Bodo a partire meglio, con coraggio e baricentro alto. La Lazio appare contratta, intimidita dall’aggressività dei norvegesi che sfiorano il gol con Blomberg, salvato sulla linea da Marusic.
Dopo il primo quarto d’ora difficile, la Lazio si scrolla di dosso la tensione e al 21’ trova il gol che riapre tutto: Lazzari ruba palla a centrocampo, Isaksen lotta e serve in area Castellanos, che con un colpo di tacco da bomber vero firma l’1-0. L’Olimpico esplode, l’inerzia cambia e la Lazio cresce. Isaksen fa impazzire la difesa avversaria, Pedro sfiora il gol, mentre Zaccagni colpisce una clamorosa traversa al 45’.
Assalto nella ripresa e beffa nei supplementari
Il secondo tempo è un monologo biancoceleste. La Lazio attacca a testa bassa e costruisce occasioni su occasioni: Haikin si supera su Zaccagni e Pedro, mentre Castellanos spreca malamente una chance d’oro scivolando al momento decisivo. La partita si fa nervosa, il Bodo perde tempo, il tecnico Knutsen calcia perfino via il pallone per interrompere un’azione avversaria. La Lazio aumenta il ritmo, ma sbatte sempre contro il muro norvegese.
Quando ormai le speranze sembrano svanire, ecco il gol del 2-0 al 93’: su calcio piazzato, Romagnoli svetta in area e serve Noslin che insacca sulla linea. È il boato che rimette tutto in discussione e manda la sfida ai supplementari. Tuttavia, qui accade l’imprevedibile, come spesso succede nelle notti europee.
Nuno Tavares si fa male al primo minuto dei supplementari, settimo infortunio muscolare stagionale per lui, e abbandona il campo in lacrime. Un brutto colpo, emotivo e tattico, che la Lazio subisce. Al 100’ Guendouzi trova il fondo e serve Dia per il 3-0 che farebbe qualificare la Lazio. Ma i biancocelesti abbassano il baricentro e il Bodo ne approfitta: al 109’ su cross di Maatta, Helmersen svetta su Hysaj e firma il 3-1, gol che rimanda tutto ai calci di rigore.
Lotteria dagli undici metri: Lazio sprecona, Bodo glaciale
Quando la qualificazione si decide ai rigori, i nervi fanno la differenza. E qui la Lazio crolla. Mandas inizia bene, parando il primo tentativo di Hauge. Ma poi arrivano gli errori fatali: Tchaouna si fa ipnotizzare da Haikin, Noslin manda alto, e Castellanos chiude la serata horror facendosi parare il tiro decisivo. In mezzo, i norvegesi segnano con Dia, Fet, Sorli e Moe. Inutile il rigore realizzato da Guendouzi.
La Lazio esce di scena, ancora una volta sconfitta ai quarti di finale come già accaduto nel 2013 col Fenerbahce e nel 2018 col Salisburgo. E dire che le occasioni non erano mancate. Tra traverse, parate e leggerezze sotto porta, il rimpianto è enorme.
Il bilancio amaro di Lotito e il valore delle quote
Con questa eliminazione, la gestione Lotito prosegue senza semifinali europee all’attivo. Un dato pesante per un club che ambisce a tornare stabilmente tra le grandi, almeno a livello continentale. Sul fronte infortuni, la situazione di Nuno Tavares è la spia di una stagione fisicamente tormentata, con troppi problemi muscolari che hanno inciso sulla continuità di rendimento.
Per chi segue le news calcio e le scommesse online, il ko della Lazio è stato un colpo di scena. Le quote online premiavano i biancocelesti come favoriti per il passaggio del turno, ma il calcio, si sa, ama ribaltare i pronostici. E il Bodo ha dimostrato di avere nervi più saldi nel momento clou.
Lezione amara e futuro incerto
Ora la Lazio deve leccarsi le ferite e concentrarsi sul finale di stagione in campionato per inseguire un piazzamento europeo e magari rilanciare l’assalto alle coppe il prossimo anno. Ma la serata dell’Olimpico resterà come un’occasione persa, in una di quelle partite che segnano una stagione e alimentano dubbi e polemiche.
Per il Bodo, invece, è la realizzazione di un sogno: semifinale europea e sfida al Tottenham. La favola norvegese continua e chi ha avuto il coraggio di puntare su di loro nelle schedine online ora si gode una vincita inattesa e meritata. Per la Lazio, solo rimpianti e una dolorosa lezione da ricordare.
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