Lo Sport Italiano prima del ventennio
C’è del giallo dietro la vittoria nel mondiale di calcio 1934. Tutti hanno sempre creduto che il trionfo sia stato un logico corollario della bravura in campo dei “ragazzi di Pozzo”. Invece no. Ferraris IV, Allemandi, Schiavio, Orsi e compagnia vinsero perché “Lo sport, il calcio in particolare, è l’importante veicolo di propaganda per un regime che l’anno successivo, come sarà confidato in segreto a Pozzo dal generale della Milizia Vaccaro, da poco alla presidenza della Federcalcio al posto di Arpinati, porterà la guerra in Africa. Il regime ha bisogno del consenso ed il consenso arriva con il successo. La nazionale azzurra deve vincere”
Altra nostra rubrica dedicata ai primi mondiali sotto il fascismo. Ma nel mentre non dimenticate di visitare le nostre quote online non aams per tutti gli eventi e le amichevoli precampionato in programma, così da puntare poi la vostra scommessa online vincente.
La rivelazione storica è di un non meglio identificato L.S. che così ha scritto su un “Magazine TV” a fine aprile scorso. Lo “scoop” (faccio per dire, perché la notizia in anteprima è un vanto del grande giornalista, mentre l’illazione non provata resta un puro e demagogico parlo della fantasia) può fare il paio con l’altro che abbiamo letto forse non ricordando dove: “Mussolini comandò. Vincere! E l’Italia vinse”.
Gli autori delle due brillanti trovate non si accorgono di segnare 2 autogol. Nel mentre, infatti, vogliono dar di piccone contro Mussolini finiscono con lo scrivere in termini di apologia. Se i fatti corrispondessero alle supposizioni, in effetti ci sarebbe da guardare Mussolini come un mago capace di addomesticare a piacimento il futuro.
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Non vi è dubbio che l’Uomo di Predappio avesse fascino e grinta e che, dunque, i calciatori di Pozzo abbiano vinto anche per lui. Ma non è certo per imperioso comandamento di Mussolini che Planicka, portiere cecoslovacco, si trova mal piazzato quando Schiavio, al 5’ del primo tempo supplementare della finalissima tra Italia e Cecoslovacchia, va a segno per trinfare 2-1.
Comunque, se il grande portiere ceko alla fin fine è esente (Schiavio, astutamente messo in azione da un passaggio smarcante, di Guaita, ha saltato come un birillo il terzino Ctyrocky), i calciatori azzurri non possono certamente, a meno che gli altri non vogliano praticare l’autolesionismo, essere accusati di “supina acquiescenza ai voleri del Capo”.
Meazza e gli altri, in definitiva e fuor di ogni demagogica interpretazione antifascista, a posteriore ovviamente, hanno semplicemente fatto il loro dovere di atleti, di calciatori, di professionisti.
Ma anche qualora li si volesse, come fa l’anonimo L.S., imputare di essere ammaliati dal Duce, ebbene non sarebbe né i primi né, i soli. A quanti impugnano, (gioca con le nostre quote online e con i nostri casino online non aams) con fierezza italota, la biro antifascista dedico questo florilegio di “plauditories”
di Mussolini
Fonte – I MONDIALI IN CAMICIA NERA di Loris Lolli.
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