A Milano il futuro ha iniziato a prendere forma tra colloqui riservati e riflessioni strategiche. Non è una notizia che il Milan stia pianificando una rifondazione tecnica, ma lo è il fatto che Giorgio Furlani e Igli Tare si siano incontrati per quattro ore fitte, discutendo idee, nomi e progetti per il club rossonero che verrà. E il tema allenatore, come prevedibile, è stato uno dei punti cardine del dialogo.


Sì, perché sebbene la partita per la scelta del prossimo direttore sportivo non sia ancora chiusa — anzi, ci saranno altri colloqui e il casting è ufficialmente aperto — il nome di Tare resta tra i candidati più autorevoli. Nonostante ciò, l’incontro del 15 aprile ha avuto il merito di chiarire alcune posizioni e delineare una rosa ristretta di tecnici che potrebbero sedere sulla panchina del Milan nella stagione 2025-26.
Allegri, il ritorno del grande ex è più di una suggestione
In cima alla lista c’è lui, Massimiliano Allegri, un nome che non ha bisogno di presentazioni. Per i tifosi rossoneri sarebbe un ritorno al passato, ma con prospettive nuove. Allegri, dopo la lunga parentesi juventina, è pronto a rimettersi in gioco e — stando alle indiscrezioni — vedrebbe di buon occhio un ritorno a Milano, città che conosce bene e dove potrebbe rimettere mano a una squadra ambiziosa, ma che necessita di ordine, esperienza e una guida solida.
Allegri rappresenta l’usato sicuro, quel tecnico capace di ottenere risultati anche nelle annate complicate, esperto nel navigare le acque agitate della Serie A. Sarebbe il nome perfetto per chi vuole puntare subito in alto e magari convincere anche chi gioca alle scommesse online e studia le quote online a inserire il Milan tra le possibili outsider per il prossimo scudetto. Certo, la trattativa con Max richiederebbe equilibrio economico e un progetto convincente, ma il feeling con Tare e Furlani pare già esserci.
Vincenzo Italiano, l’opzione giovane ma già vincente
Il secondo nome forte emerso dal summit è quello di Vincenzo Italiano. Se Allegri è il volto dell’esperienza, Italiano è quello della nuova generazione di tecnici italiani. Il suo percorso parla da sé: promozione in Serie B con il Trapani, poi in A e salvezza storica con lo Spezia, tre finali raggiunte alla guida della Fiorentina e una stagione esaltante ora al Bologna, con una squadra che gioca bene e macina punti.
Italiano piace per la capacità di valorizzare i giovani, costruire squadre equilibrate e praticare un calcio moderno. E proprio per questo, sarebbe il profilo ideale per una società come il Milan che punta a un mix tra talenti emergenti e qualche veterano di esperienza. Se a breve usciranno le quote online su chi sarà il prossimo allenatore rossonero, il nome di Italiano potrebbe diventare una delle puntate più intriganti per chi compila schedine online e cerca la scommessa che ribalta il banco.
Cesc Fabregas, il nome a sorpresa
Se i primi due sono nomi noti, il terzo è decisamente più curioso. Cesc Fabregas, oggi tecnico del Como, è stato menzionato durante il confronto tra Furlani e Tare. L’ex fuoriclasse spagnolo, in riva al lago, sta stupendo per visione tattica, personalità e capacità di gestire una squadra ambiziosa. Nonostante l’inesperienza relativa, Fabregas ha mostrato di sapere il fatto suo, con una mentalità moderna e idee di gioco che non passano inosservate.
Tuttavia, ad oggi è difficile ipotizzare un suo addio al Como a breve termine. Fabregas è molto legato al progetto lombardo e, secondo molti, restare un altro anno potrebbe essere la scelta più saggia per consolidare le sue qualità da allenatore prima di tentare il grande salto. Resta però un nome da tenere d’occhio, magari per il futuro prossimo, e per chi ama inserire outsider nelle proprie schedine online, potrebbe diventare una suggestione interessante qualora la situazione dovesse evolversi.
Milan, tempi lunghi e casting ancora aperto
Nonostante le quattro ore di colloquio, la situazione resta aperta. Furlani incontrerà altri candidati alla direzione sportiva e probabilmente non prenderà decisioni definitive prima di Pasqua. La linea guida è chiara: scegliere un dirigente di esperienza, con profonda conoscenza della Serie A, capace di costruire insieme alla proprietà un Milan competitivo sia in Italia che in Europa.
L’allenatore, inevitabilmente, verrà scelto in sinergia con il nuovo direttore sportivo. È quindi logico pensare che i nomi discussi ieri con Tare resteranno sul tavolo anche nei colloqui con gli altri candidati. Allegri e Italiano rimangono le due opzioni forti: uno per esperienza e pragmatismo, l’altro per innovazione e coraggio.
Una panchina che vale oro anche per i bookmakers
Il cambio di guida tecnica al Milan è uno degli argomenti più caldi non solo nelle news calcio e news sport, ma anche tra gli appassionati di pronostici e scommesse online. Il toto-allenatore, si sa, fa impazzire tifosi e bookmaker. E quando in gioco ci sono nomi di questo calibro, le quote online possono offrire spunti ghiotti per chi sa leggere tra le righe delle strategie di mercato.
In conclusione, il Milan del futuro sta nascendo adesso, nei colloqui riservati, tra una trattativa e l’altra. Chi sarà a guidare i rossoneri il prossimo anno? Allegri? Italiano? O magari una sorpresa clamorosa come Fabregas? Il copione è ancora tutto da scrivere, ma la sensazione è che a breve il film entrerà nel vivo. E a quel punto, sarà meglio aver già puntato sulla scelta giusta.
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