C’è aria di burrasca dalle parti di Milanello, ed è una bufera che potrebbe lasciare macerie su cui ricostruire da zero. Il Milan, reduce da una stagione con ben altre aspettative, si ritrova con soli 22 punti in 15 giornate, lontano anni luce dalle promesse di gloria estiva. Ambizioni scudetto? Spazzate via dalla cruda realtà dei numeri. La squadra ora è settima in classifica, arranca in campionato e fatica a trovare un’identità di gioco, mentre l’ombra del mancato approdo in Champions League si fa sempre più concreta. Il tempo stringe, i tifosi sono delusi e nervosi, e anche la società sembra sul punto di prendere scelte drastiche.
L’ultimo allarme in ordine di tempo è suonato dopo una sconfitta in trasferta, l’ennesima, contro un’Atalanta che non ha rubato nulla, ma ha semplicemente dimostrato di avere più fame, più organizzazione, più convinzione nei propri mezzi. Il tecnico rossonero, Paulo Fonseca, ha puntato il dito contro l’arbitraggio. Ma le sue parole sono state subito smentite da due colonne dello spogliatoio, Morata e Reijnders, che hanno riconosciuto la superiorità della Dea senza cercare alibi. Una mossa che ha mandato un segnale potentissimo: lo spogliatoio non è più compatto dietro l’allenatore. Quando i giocatori preferiscono dar merito all’avversario piuttosto che allinearsi alle lamentele del mister, significa che la fiducia interna scricchiola. E quando lo spogliatoio si spacca, è questione di tempo prima che tutto il castello crolli.
Ma le difficoltà non si fermano al campo. Come anticipato da La Repubblica, il problema potrebbe estendersi ben oltre i confini dello spogliatoio. Le voci di un addio imminente di Gerry Cardinale, l’uomo del Fondo RedBird, si fanno più insistenti. Sembra che l’assetto societario che aveva preso forma di recente non sia più così saldo. Le scelte di mercato estive, le strategie dirigenziali e le idee sul piano tecnico non hanno prodotto i risultati sperati. L’assenza di una linea unitaria rischia di portare a una rivoluzione totale, dal vertice fino all’ultimo collaboratore.
Nell’ambiente, chi segue con attenzione il mercato degli allenatori e la danza delle panchine sa bene che un cambio al timone, a stagione in corso, è operazione delicata. Ma questa volta, potrebbe essere inevitabile. Fonseca è in bilico, lo sanno tutti. Ecco perché, chi è appassionato di quote online e calciomercato, non può ignorare la possibilità che l’Interesse di altri club per eventuali sostituti, o addirittura le manovre per traghettare fino a giugno un tecnico ad interim, siano all’ordine del giorno. In un contesto simile, c’è chi già punta sull’arrivo di un profilo di spessore a giugno, uno di quei nomi da copertina capaci di ridare smalto a una piazza dal DNA vincente.
Ma non è tutto. L’addio di Cardinale, se confermato, aprirebbe scenari imprevedibili sul futuro societario. Il Milan potrebbe passare di mano, o vedere cambi radicali nella sua governance. Se il proprietario dovesse lasciare, ci si chiede quali conseguenze potrebbe avere sul progetto tecnico. La sensazione è che servirà una nuova leadership, una figura capace di ridare ordine e stabilità, non solo in campo, ma nelle stanze dei bottoni. Anche qui, le voci non mancano: una soluzione interna, un ritorno di vecchie glorie o l’ingresso di nuovi investitori pronti a rilanciare la sfida ai top club nazionali ed europei. Tutto è in ballo.
Tra i nomi di peso in uscita c’è anche Zlatan Ibrahimovic. Il fuoriclasse svedese, già dalla scorsa estate, ha tirato avanti con il fisico logoro e l’orgoglio di un campione irriducibile. Ma il tempo passa per tutti, e con un Milan in disfacimento, la permanenza di Ibra appare sempre meno probabile. Che faccia un’ultima comparsata in campionati esotici, o decida di appendere gli scarpini al chiodo, resta da vedere. Ma certo, se Cardinale dovesse lasciare, e con Fonseca appeso a un filo, non c’è spazio per concessioni di sorta. L’addio di un simbolo come Ibrahimovic segnerebbe la fine di un’epoca e la necessità di aprirne subito un’altra.
E a proposito di addii e rivoluzioni, non è escluso che anche altri nomi pesanti della rosa possano cambiare aria. Con l’assestamento societario e tecnico, si parla già di possibili partenze illustri a giugno, o anche prima se gennaio dovesse diventare un mese di riequilibrio. Chi segue con passione le quote online e calciomercato potrebbe divertirsi a ipotizzare i nuovi approdi di alcuni big rossoneri. La prossima estate potrebbe trasformarsi in un valzer in cui il Milan, per ritrovare se stesso, potrebbe sacrificare qualche pedina importante in cambio di linfa nuova.
Intanto, sul fronte allenatore, Paulo Fonseca sembra incapace di trasmettere fiducia e certezze. Dopo l’ultima sconfitta, i suoi alibi arbitrali sono stati smontati dagli stessi giocatori. Questo è il segno di uno spogliatoio confuso, dove manca una linea comune. Se in campionato l’obiettivo scudetto pare già scivolato via, e la Champions appare un miraggio, il Milan ha bisogno di un reset totale. Un nuovo tecnico, uno staff ricompattato, una dirigenza con idee chiare. E un piano sul calciomercato adeguato a riportare in alto una squadra che fino a poco tempo fa sognava il tricolore.
La prossima mossa dipenderà molto dalle strategie societarie. Se Cardinale va via, chi prende in mano le redini del club dovrà scegliere immediatamente: continuare con un progetto lento e graduale, o tentare un colpo di teatro per rilanciare il Milan sul palcoscenico che gli compete? L’ambiente è nervoso, la tifoseria disorientata, e il mercato di gennaio potrebbe diventare la prima occasione di rifondazione, almeno parziale.
In ogni caso, la sensazione è che i prossimi mesi saranno decisivi per il futuro del Milan. Da qui a maggio si deciderà non solo la classifica finale, ma anche l’assetto del club per i prossimi anni. Un’altra stagione anonima non è contemplata, e la rivoluzione sembra l’unica via d’uscita. Persino i nomi che fino a ieri erano intoccabili, oggi appaiono messi in discussione. In questo scenario caotico, l’unica certezza è che il Milan non può restare immobile a guardare. Bisogna agire, e in fretta.
Il futuro rossonero verrà scritto a partire dai prossimi incontri, dalle decisioni societarie, dalle scelte di calciomercato. Se Cardinale lascia, se Ibrahimovic e Fonseca salutano, se altri cambi si susseguiranno, allora siamo di fronte a un nuovo capitolo della storia del Milan. Una pagina tutta da scrivere, con la speranza che dopo la tempesta arrivi la calma, e con essa una nuova era di successi.