Live Sport Show

Milan, Fonseca sul filo del rasoio: la Champions il solo scudo per evitare l’esonero a fine stagione

fonseca

La panchina di Paulo Fonseca non è mai stata così in discussione come ora. Il Milan, tra alti e bassi, non trova continuità in un campionato in cui l’obiettivo minimo resta la qualificazione alla prossima Champions League. E mentre i tifosi si dividono, la dirigenza sembra aver già fissato il vero bivio decisivo per il tecnico portoghese: il suo futuro verrà deciso alla fine della stagione, e tutto dipenderà dal piazzamento in classifica. In altre parole, o sarà Europa che conta, o l’avventura di Fonseca a Milanello terminerà qui.

Migliori bonus scommesse

Una squadra senza identità

Il Milan di quest’anno appare come una creatura in cerca di se stessa. La rosa è stata costruita con grande attenzione, in teoria per renderla competitiva su tutti i fronti. I reparti, a guardare i nomi e le potenzialità, non sembrano avere carenze evidenti. Eppure, sul campo i rossoneri sono una squadra schizofrenica: un giorno entusiasmano con una prestazione da incorniciare, il giorno dopo cadono senza appello. Mancanza di identità, scarsa continuità, errori che si ripetono, come se una linea guida solida non ci fosse mai stata. E la colpa, inevitabilmente, ricade sull’allenatore.

Il paradosso del Milan di Fonseca

Se in alcune serate i rossoneri hanno mostrato di poter tenere testa a grandi avversari – basti ricordare le vittorie di prestigio, come quella netta in Coppa Italia contro il Sassuolo, o la sorprendente serata di Champions contro il Real Madrid – troppo spesso le prestazioni di rilievo vengono vanificate da scivoloni che pesano sulla classifica. Come la recente sconfitta contro l’Atalanta, una gara in cui il Milan non ha saputo reagire né sul piano tattico né su quello mentale. Se da un lato si valorizzano gli exploit, dall’altro occorre ammettere che questa squadra non riesce ad avere un’identità definita e riconoscibile. Come se non ci fosse un filo conduttore tra un buon risultato e quello successivo.

Il ruolo di Fonseca: da tecnico ambizioso a figura in bilico

Paulo Fonseca è arrivato a Milano con l’etichetta di allenatore capace, già conosciuto per aver gestito progetti importanti. Ex di Roma e Shakhtar Donetsk, un tecnico teoricamente preparato a lavorare in contesti ambiziosi. Ma nella Milano rossonera non ha mai conquistato completamente l’ambiente. Per qualcuno, in società e sugli spalti, non è l’uomo giusto per costruire un ciclo, per ridare ai rossoneri lo smalto di un tempo. I più critici sottolineano la mancanza di un’identità di gioco, di uno schema riconoscibile. Altri evidenziano invece la fragilità mentale: appena le cose non girano, il Milan si scioglie, senza sapersi rialzare.

I tifosi divisi

Tra i tifosi la tensione è palpabile. C’è chi difende Fonseca ricordando che non è l’allenatore l’unico responsabile, ma anche la rosa, per quanto ben costruita, possa soffrire di mancanza di motivazioni. Altri ancora puntano il dito direttamente sul tecnico, sostenendo che con un altro profilo in panchina, più carismatico e con un’idea di calcio chiara, il Milan sarebbe in ben altra posizione di classifica. Insomma, il dibattito è acceso e la società osserva, consapevole che prendere decisioni affrettate a stagione in corso può essere un boomerang.

La posizione della società

La proprietà, riconducibile al Fondo RedBird, non appare incline a sconfessare le proprie scelte anzitempo. Nonostante le difficoltà, non c’è l’intenzione di procedere con un esonero immediato. D’altro canto, Fonseca non gode certo di un credito illimitato. La sua posizione è chiara: l’allenatore portoghese è sul filo, ma la proprietà preferisce attendere e giudicare a fine stagione. La valutazione finale verrà fatta quando tutti i conti torneranno, quando si potrà analizzare la classifica conclusiva, i risultati nelle competizioni e il cammino complessivo.

La condizione non negoziabile: la Champions

Questo è il vero fulcro della questione: per Fonseca la conferma passa attraverso la qualificazione alla prossima Champions League. Il Milan ha ormai alzato l’asticella negli anni precedenti, sotto la guida di Pioli era riuscito sempre a raggiungere il biglietto per la maggiore competizione europea. Mancare l’appuntamento quest’anno sarebbe un grave passo indietro, uno smacco che il club non può permettersi, specialmente dopo gli investimenti e le aspettative d’inizio stagione. Se Fonseca riuscirà a guidare la squadra nel recuperare terreno, centrando almeno il quarto posto, potrebbe così vedersi confermato e avere una seconda chance di costruire un ciclo.

Cosa succede se non si centra l’obiettivo?

Se, invece, il Milan dovesse restare fuori dalla Champions, la strada appare segnata. Un taglio netto, un esonero quasi inevitabile a fine campionato. A quel punto, sul mercato degli allenatori, i rossoneri potrebbero cercare un profilo diverso, magari un tecnico con esperienza di vittorie internazionali, o uno specialista nel plasmare rose ambiziose e restituire un DNA più robusto. Un cambio della guardia sarebbe un messaggio forte a tutto l’ambiente: non ci si accontenta, non si fanno sconti a nessuno.

Il ruolo di Ibrahimovic e della dirigenza

Nelle questioni di spogliatoio, la figura di Zlatan Ibrahimovic ha sempre avuto un peso considerevole. L’attaccante svedese, uomo carismatico e leader naturale, conosce la pressione, le critiche, e sa come reagire. Si dice che Ibra sostenga ancora Fonseca, ma questo sostegno conta solo fino a un certo punto. Se la dirigenza, con Gerry Cardinale in testa, ha una linea chiara – la Champions come spartiacque – allora neanche l’intercessione dei leader interni cambierà le sorti del tecnico.

Gennaio, la finestra per correggere il tiro

Nel frattempo, non si può escludere che la società possa intervenire sul mercato già a gennaio per correggere qualche falla nella rosa. Un modo per dare a Fonseca ulteriori strumenti, o per prepararsi al post-Fonseca. Chi segue il calciomercato, monitorando ogni rumor, ogni indiscrezione, ogni movimento, sa bene che gennaio può offrire occasioni inaspettate. Non è da escludere che i dirigenti del Milan – a seconda di come andranno i risultati nelle prossime settimane – possano decidere di anticipare scelte, magari trovando già il profilo di un eventuale sostituto per giugno. Le quote online e calciomercato si intrecciano: c’è chi scommette su un cambio di panchina a fine stagione, chi invece crede che Fonseca riuscirà a risalire la china e a tenersi stretto il posto.

Conclusioni

In definitiva, la sorte di Paulo Fonseca sulla panchina del Milan è legata a doppio filo al rendimento della squadra nei prossimi mesi. Niente decisioni affrettate, la società attende giugno, ma l’obiettivo è chiaro: centrare la Champions. Senza quel traguardo, le porte dell’esonero sembrano spalancate, e i tifosi, i giocatori e la proprietà si preparano a un’estate di cambiamenti. Sarà allora che il Milan deciderà se dare continuità al progetto Fonseca o cambiare rotta, scrivendo un nuovo capitolo della propria storia. Nel frattempo, non resta che godersi il campionato, sperando che il tecnico portoghese riesca a far girare la ruota dalla parte giusta.

Ti piace? Condividi con i tuoi amici
Facebook
Twitter
LinkedIn
Pinterest
Telegram

Ultime News

fanta
Fantacalcio, i consigli per la 22ª giornata: chi schierare per fare il pieno di bonus
milan
Milan, tutto su Santiago Gimenez: il bomber dei sogni per rinforzare l’attacco
schedina
Schedina Online Serie A, giornata 22esima
lazio
"Lazio schiacciasassi in Europa League: 3-1 alla Real Sociedad e primato consolidato"
djokovic
LIVE Australian Open – La notte delle semifinali: Djokovic-Zverev apre il sipario, poi Sinner-Shelton per un posto nella storia
mercato
Shomurodov, Esposito e Raspadori: un domino di mercato per rilanciare Roma e Napoli
Scommessa Suggerita
25 Gennaio 2024
Milan -Parma
Segno: GolQuota: 1,72
Roma - Udinese
Segno: X Quota: 3,30
Lecce - Inter
Segno: No GolQuota: 1,80
Lazio - Fiorentina
Segno: XQuota: 3,40
Vinci 347,37€
VAI ALLA SCHEDINA
Migliori bonus scommesse