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Milan: Furlani parla del caso Tonali, dell’addio a Maldini e della gestione RedBird

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Il Milan continua a essere al centro dell’attenzione, non solo per i risultati sportivi, ma anche per le dinamiche dirigenziali e le scelte strategiche che stanno plasmando il futuro del club. Giorgio Furlani, amministratore delegato del Milan e ex studente della prestigiosa Harvard Business School, ha rilasciato dichiarazioni significative durante un incontro organizzato proprio dall’ateneo statunitense. Tra i temi affrontati, la vendita di Sandro Tonali, la decisione di separarsi da Paolo Maldini e il passaggio dalla gestione Elliott a quella di RedBird. Un racconto che offre uno sguardo inedito sulle strategie di un club in continua evoluzione.

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La transizione Elliott-RedBird: il nuovo volto del Milan

Furlani ha iniziato spiegando come il Milan sia passato dalle mani di Li Yonghong a Elliott Management nel 2018, sottolineando la totale assenza di gestione del club durante il periodo cinese. “Dire che il Milan fosse mal gestito sarebbe offensivo per le aziende mal gestite: non era gestito affatto,” ha dichiarato con schiettezza.

Per Elliott, la priorità era ristrutturare la squadra, eliminare le perdite finanziarie e riportare il club su basi economiche solide. Con l’arrivo di RedBird, però, la visione è cambiata: “Mentre per Elliott l’attenzione era principalmente sul lato sportivo, RedBird si concentra sia sull’aspetto sportivo sia su quello commerciale. L’obiettivo è creare un ciclo virtuoso: i successi sportivi aumentano i ricavi, e i ricavi alimentano nuovi successi.”

Furlani ha evidenziato come RedBird, grazie alla rete di contatti di Gerry Cardinale, abbia portato il Milan a una dimensione più globale. “Nel mondo dello sport, dei media e dell’intrattenimento, Gerry conosce tutti e può chiamare chiunque,” ha spiegato l’a.d., sottolineando che questa rete rappresenta un valore aggiunto significativo per il club.


Il modello sostenibile: vincere senza spendere troppo

Una delle principali sfide affrontate da Elliott e RedBird è stata quella di mantenere il Milan competitivo riducendo i costi. “Il nostro obiettivo è stato fermare le perdite e vivere con i nostri mezzi,” ha spiegato Furlani. “Non possiamo permetterci di inseguire il successo a tutti i costi, perché questo tipo di approccio può ucciderti finanziariamente.”

Il mantra del club è diventato quello di “vincere più partite pagando meno i giocatori,” un approccio che si è riflettuto anche nelle scelte di mercato. Tra queste, spicca la cessione di Sandro Tonali al Newcastle, una decisione controversa che ha generato molte critiche. “Quando abbiamo venduto Tonali, ho ricevuto minacce di morte,” ha rivelato Furlani. “Sono momenti che ti mettono davvero alla prova. Queste cose non te le insegnano alla Harvard Business School.”


L’addio di Maldini: una decisione storica

Uno dei momenti più delicati della gestione RedBird è stato l’addio di Paolo Maldini, figura iconica del club. Furlani non ha nascosto l’importanza di questa scelta: “Lasciare andare Maldini è stata una decisione storica, considerando ciò che rappresenta per il club e la sua autorevolezza. Ma se volevamo realizzare la visione di Gerry, dovevamo cambiare e andare avanti.”

Questa decisione ha diviso i tifosi e gli osservatori, ma per Furlani era necessaria per allineare il club alla strategia voluta da RedBird. Una strategia che punta a integrare sport e business, rendendo il Milan una realtà sostenibile e vincente nel lungo termine.


La pressione al Milan: impossibile sfuggire ai media

Furlani ha anche parlato della pressione mediatica che circonda il Milan, spiegando quanto possa essere difficile lavorare in un ambiente così esigente. “Non c’è modo di sfuggire a quello che dicono in televisione o scrivono sui giornali. Nei giorni negativi ti colpisce profondamente,” ha ammesso.

Questa pressione, amplificata dalle aspettative dei tifosi e dalla costante attenzione dei media, rende il lavoro in un club come il Milan particolarmente impegnativo. Tuttavia, Furlani ha sottolineato che, nonostante le difficoltà, il team dirigenziale continua a lavorare con l’obiettivo di riportare il club ai vertici del calcio europeo.


Successi sportivi e crescita dei ricavi: il ciclo virtuoso

Furlani ha evidenziato l’importanza dei successi sportivi per alimentare la crescita economica del club. “Il successo sportivo alimenta i ricavi, e i ricavi supportano il successo sportivo,” ha spiegato. Questo ciclo virtuoso è al centro della strategia di RedBird, che punta a far crescere il Milan non solo sul campo, ma anche come brand globale.

Tra gli strumenti utilizzati per raggiungere questo obiettivo, ci sono collaborazioni strategiche e una maggiore attenzione al lato commerciale. L’obiettivo è creare una base solida per garantire al club un futuro prospero, senza perdere di vista l’importanza dei risultati sul campo.


Fantacalcio, scommesse online e impatto sulle scelte dirigenziali

Le decisioni prese dal Milan hanno un impatto non solo sul campo, ma anche sul mondo del fantacalcio e delle scommesse online. La cessione di Tonali, ad esempio, ha spostato gli equilibri sia in termini di performance che di valutazioni nelle quote online. Allo stesso tempo, l’addio di Maldini ha sollevato interrogativi sul futuro sportivo del club, con un effetto diretto sulle aspettative dei tifosi e degli appassionati di calcio.

La strategia del Milan, basata su sostenibilità e competitività, è un tema centrale non solo per chi segue il calcio, ma anche per chi analizza i dati legati alle prestazioni e alle opportunità di investimento nel mondo dello sport.


Conclusioni

Le parole di Giorgio Furlani offrono uno sguardo approfondito sulle dinamiche interne del Milan, mettendo in luce le sfide e le opportunità legate alla gestione di un club di questo livello. Tra la cessione di Tonali, l’addio di Maldini e la transizione da Elliott a RedBird, il Milan sta attraversando un periodo di cambiamenti significativi, che mirano a garantire un futuro sostenibile e competitivo.

Per i tifosi e gli appassionati di news calcio, queste scelte rappresentano una scommessa sul lungo termine. Nel frattempo, il club continua a lavorare per raggiungere nuovi successi, alimentando un ciclo virtuoso che unisce sport e business. Con un occhio al campo e uno alle dinamiche globali, il Milan si prepara a scrivere un nuovo capitolo della sua storia.

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