Il Como torna a sorridere con una vittoria fondamentale nella lotta per la salvezza, mentre la Roma affonda in un’altra notte da incubo. Al Sinigaglia, la squadra di Cesc Fàbregas conquista tre punti d’oro grazie ai gol di Gabrielloni e Nico Paz nei minuti di recupero, regalando ai tifosi lombardi una gioia incontenibile. Per i giallorossi, invece, la trasferta diventa un altro capitolo oscuro di una stagione da dimenticare. La formazione di Claudio Ranieri, irriconoscibile rispetto alle ultime due uscite positive contro Lecce e Braga, scivola pericolosamente verso la zona retrocessione, con una prestazione che evidenzia tutti i limiti strutturali e mentali della squadra.
Primo tempo equilibrato, ma la Roma fatica a costruire
Ranieri si ritrova a dover affrontare l’ennesima emergenza difensiva: fuori Mancini per stanchezza e Hummels all’ultimo minuto per febbre, il tecnico opta per una linea arretrata inedita con Celik sul centro-destra e Hermoso a sinistra. Dall’altra parte, il Como si affida alla fantasia di Nico Paz e Strefezza, i motori della manovra lombarda.
La gara inizia su ritmi discreti, con entrambe le squadre che provano a pungere. La Roma va vicina al vantaggio con Saelemaekers e Celik, ma sono i padroni di casa a rendersi più pericolosi: Paz colpisce una clamorosa traversa su punizione, mentre Strefezza sfiora il palo con un tiro a giro che fa trattenere il fiato ai tifosi giallorossi.
Nonostante qualche lampo isolato, la Roma fatica a trovare fluidità. L’assenza di verticalizzazioni da parte di Le Fée, che non riesce a dare il ritmo necessario, costringe i giallorossi a insistere sulla fascia destra, dove Abdulhamid corre tanto ma spreca altrettanto. Al contrario, Nico Paz continua a seminare panico nella retroguardia capitolina, trovando in Svilar un avversario ostico.
Dominio Como: il secondo tempo è un assedio
La ripresa si apre con un cambio tattico per la Roma: dentro Dovbyk per El Shaarawy, con Dybala arretrato sulla trequarti. Tuttavia, il Como non si fa intimidire e alza subito il ritmo. Da Cunha impegna Svilar con un tiro insidioso, mentre Belotti spreca malamente una chiara occasione per portare avanti i suoi.
È il preludio a un dominio totale da parte dei lombardi. Fadera prova due volte dal limite dell’area, ma trova un super Svilar a negargli il gol. La Roma, in balia degli avversari, non riesce più a salire e subisce una pressione costante. Ranieri prova a rimescolare le carte inserendo Pisilli, Pellegrini e Mancini, ma l’inerzia del match non cambia.
Fabregas, invece, azzecca le mosse giuste: Cutrone, entrato nella ripresa, sfiora il gol di testa e Sergi Roberto dà solidità in mezzo al campo. È un dominio lariano che mette in imbarazzo la Roma, capace di rendersi pericolosa solo una volta con un sinistro di Dybala fuori di poco.
Il finale è un incubo per la Roma
Quando tutto sembra avviarsi verso uno 0-0, ecco che il Como colpisce. Al 91’, Cutrone illumina la scena con un numero da applausi, liberando Gabrielloni che infila Svilar con freddezza. Il gol fa esplodere il Sinigaglia, ma non è finita. Con la Roma sbilanciata alla ricerca disperata del pareggio, il Como colpisce ancora in contropiede: Gabrielloni serve Nico Paz, che con un tocco preciso firma il 2-0 e manda in delirio i tifosi di casa.
La Roma, invece, esce dal campo con la faccia coperta dalla vergogna, consapevole di aver toccato uno dei punti più bassi della stagione. La striscia senza vittorie in trasferta si allunga a 15 partite, un digiuno che dura ormai otto mesi e che getta i giallorossi in piena crisi.
Una vittoria che vale doppio per il Como
Il successo è fondamentale per il Como, che risale in classifica e si rilancia nella lotta per la salvezza. La squadra di Fabregas dimostra carattere, qualità e un’identità di gioco chiara, merito di un tecnico che ha saputo trasmettere fiducia ai suoi giocatori. Nico Paz, in particolare, si conferma uno dei talenti più interessanti del campionato, mentre Gabrielloni continua a essere un riferimento fondamentale in attacco.
Roma, è tempo di riflessioni profonde
Per la Roma, invece, il quadro è desolante. Ranieri dovrà lavorare duramente per risollevare una squadra che appare spenta, priva di idee e incapace di reagire nei momenti di difficoltà. L’assenza di soluzioni tattiche e la mancanza di personalità sono elementi che preoccupano non poco, soprattutto considerando una classifica che ora fa davvero paura.
Le prossime settimane saranno decisive per i giallorossi, che dovranno invertire la rotta se vogliono evitare il baratro della retrocessione. I tifosi, intanto, non nascondono il loro malumore e si aspettano risposte immediate.
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Il Como celebra una vittoria da ricordare, mentre la Roma è costretta a fare i conti con una realtà durissima. Al Sinigaglia, però, il messaggio è chiaro: mai sottovalutare il cuore e la determinazione di una squadra che lotta con tutte le sue forze per rimanere a galla.